Still, Still Life

La natura morta nelle collezioni del CAMeC
02/02/2021 - 10/10/2021

Con Still, Still life il CAMeC accoglie un’ulteriore e inedita selezione dalle raccolte permanenti affrontando un tema cardine della storia dell’arte, la natura morta. In epoca contemporanea la natura morta – o natura in posa, o still life nella sua efficace accezione anglosassone – si rinnova e incontra molte e discordanti chiavi di interpretazione, intatto il dialogo, fisico e metafisico, fra arte e oggetto.

Il CAMeC propone un’ampia rivisitazione del tema attraverso pronunciamenti molto diversi attinti da tutti i fondi delle proprie raccolte, nel segno della relazione biografica, concettuale, strumentale, poetica e magica che vincola l’uomo all’oggetto, naturale o manufatto, da sempre e probabilmente per sempre argomento della ricerca dell’artista.

Il progetto espositivo si dipana attraverso l’accostamento di opere che dialogano fra loro dimostrando la persistenza del genere nell’affinità o distanza del linguaggio formale: nel comune riferimento al tema di tradizione, il visitatore incontra ed è sollecitato a confrontare identici vocaboli in diversi componimenti, compiendo ad un tempo un percorso attraverso alcune fra le più rilevanti correnti della seconda metà del XX secolo. Fil rouge, appunto, la sopravvivenza del genere in epoca contemporanea in alcune anche distanti declinazioni: dall’intimismo delle nature in posa di de Pisis, Slabbink e Tosi, all’aggiornamento postcubista (Basso, Santomaso), al paradigma morandiano in un’acquaforte del ‘61, all’opzione astratta ancorché memore del tema (Montarsolo, Spinosa), alla virtuosa e poetica verosimiglianza, alla dissacrazione pop e novo-realista (Pozzati, Wesselmann, Spoerri, Tadini), oltre a numerose ulteriori interpretazioni, comprendenti anche l’impiego della calcografia, sovente raffinata depositaria di questa indagine.

Il progetto espositivo include anche diverse opere non strettamente riconducibili al genere ma nelle intenzioni della mostra assimilate ad esso: si tratta di rappresentazioni fondate sulla preminenza dell’oggetto, selezionate per il loro riverbero simbolico, oltre che per la consonanza ed il dialogo generati dall’accostamento ad altre (fra gli altri, i lavori di Boetti, Kounellis, Oldenburg, Spoldi, Warhol).

La silloge è composta da oltre 60 opere di 57 autori, fra i quali Arman, Alighiero Boetti, Cy Twombly, Filippo de Pisis, Otto Dix, Yozo Hamaguchi, Jannis Kounellis, Markus Lüpertz, René Magritte, Giuseppe Migneco, Giorgio Morandi, Nam June Paik, Concetto Pozzati, Giuseppe Santomaso, Dolores Sella, Rik Slabbink, Daniel Spoerri, Aldo Spoldi, Emilio Tadini, Arturo Tosi, Giulietta Vezzoni Gamberini, Andy Warhol, Tom Wesselmann.

Questi tutti gli autori presenti in mostra:

Arman, Mario Avati, Giovanni Barbisan, Luigi Bartolini, Guido Basso, Bill Beckley, Alighiero Boetti, Georges Braque, Gastone Breddo, Bernard Buffet, Mario Calandri, Dino Caponi, Emma Caprini, Gian Carozzi, Giuseppe Cesetti, Mauro Chessa, Guido Chiti, Cho Young Ja, Cy Twombly, Filippo de Pisis, Otto Dix, Antonio Michelangelo Faggiano, Fernando Farulli, Nicola Galante, Yozo Hamaguchi, Jannis Kounellis, Markus Lüpertz, René Magritte, Mario Marcucci, Giuseppe Martinelli, Sergio Mascaro, Fabrizio Merisi, Giuseppe Migneco, Carlo Montarsolo, Giorgio Morandi, Francesco Musante, Claes Oldenburg, Nemesio Orsatti, Nam June Paik, Concetto Pozzati, Giuseppe Rivieri, Giuseppe Santomaso, Dolores Sella, Rik Slabbink, Ardengo Soffici, Domenico Spinosa, Daniel Spoerri, Aldo Spoldi, Emilio Tadini, Orfeo Tamburi, Arturo Tosi, Pompeo Vecchiati, Giulietta Vezzoni Gamberini, Rosina Viva, Giuseppe Viviani, Andy Warhol, Tom Wesselmann.

Questo progetto rientra inoltre in un già intrapreso percorso di valorizzazione sinergica del patrimonio museale della Spezia; il CAMeC accoglie in mostra, infatti, oggetti provenienti dal Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana” (e alcuni prestiti privati), proponendo una sorta di ‘glossario’ della natura morta attraverso l’accostamento di elementi che nel corso del tempo ne hanno contraddistinto l’iconografia (lo specchio, la candela, il libro, lo strumento musicale, la clessidra e molti altri) e la documentazione dei grandi temi che accompagnano il genere – la vanitas, i cinque sensi, i quattro elementi della natura -, a svelarne la complessa e criptica simbologia. Questo Focus on Still Life è curato da Cristiana Maucci in collaborazione con Anna Nancy Rozzi, conservatore del Civico Museo del Sigillo della Spezia, autrice degli illuminanti testi a corredo. 

Mostra promossa da:
Comune della Spezia
Sindaco e Assessore alla cultura, Pierluigi Peracchini

e prodotta da:
CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea

Dirigente Servizi culturali: Massimiliano Curletto

Con il contributo di: Coop Liguria, Enel

Mostra a cura di: Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati, con la collaborazione di Cristiana Maucci e Barbara Viale

Focus on Still Life. Simboli ed elementi nella natura morta a cura di: Cristiana Maucci con la collaborazione di Anna Nancy Rozzi

Progetto grafico: Publisystem, La Spezia

Allestimento: Davide Bommino, Coop Zoe

Traduzioni : Susan Charlton

COMUNICAZIONE
Ufficio stampa Comune La Spezia: Luca Della Torre | Tel. +39 0187 727324 | ufficiostampa@comune.sp.it

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