I marinai baciano e se ne vanno
Nessuno più dei marinai è stato fotografato e si è fotografato esaltando, con il vento favorevole della giovinezza, il mito dell’avventura, della libertà e del coraggio più seducente.
La mostra interpreta con originalità l’ultima tendenza della fotografia internazionale, il meraviglioso universo della fotografia anonima. Una selezione di oltre 250 immagini, dalla fine dell’Ottocento alla metà del Novecento, provenienti dall’Europa all’America, dall’Indocina al Giappone, con cui i marinai-fotografi, armati delle prime snapshot cameras prodotte da Kodak e Agfa, hanno documentato con freschezza e sincerità ogni momento della loro vita.
È una delle primissime mostre di questo genere in Italia. E non a caso è stato scelto il CAMeC della Spezia. Il tema ben si attaglia infatti alla storia della città, sede dell’Arsenale Marittimo e della Base Navale della Marina Militare Italiana che negli anni, soprattutto fino all’abolizione della leva militare obbligatoria (avvenuta nel 2004), ha visto la presenza cospicua e caratteristica dei marinai italiani e di tante flotte internazionali.
Ecco allora che nella sale del Centro di Arte Moderna e Contemporanea della Spezia viene proposto uno straordinario romanzo fotografico, appassionato, avventuroso e meravigliosamente sensuale, firmato dagli stessi marinai. Un’esposizione interamente dedicata agli uomini del mare che prende ispirazione da uno scatto iconico: il bacio sorpreso da Alfred Eisenstaedt a Times Square nel 1945.
Un mito, quello del marinaio, che seduce e fa innamorare ancora oggi, sapendo, certo, come scriveva Pablo Neruda, che “i marinai baciano e se ne vanno”. Un capolavoro di naturalezza, innocenza e intimità che nessun maestro dell’obiettivo ha mai potuto vantare e che, oggi, rivive nelle decine e decine di scatti composti nella mostra.
Ideazione e progetto
Alidem, Milano