CLAY VS LISTON
Il progetto espositivo si articola intorno ad un prestigioso prestito e a un ospite illustre: due sezioni autonome e insieme congiunte presentano una selezione di opere inedite dalla raccolta Cozzani e il dipinto di Jean-Michel Basquiat, Clay Liston, cui sono dedicate una sala e un’ampia digressione. Il legame fra il lavoro del notissimo autore statunitense e gli altri qui radunati è molto stretto: grazie a questa mostra esso potrà ricongiungersi alla collezione cui apparteneva, la silloge composta nel corso del tempo dai coniugi spezzini Giorgio e Ilda Cozzani e nel 1998 donata alla città e al CAMeC.
Le altre sale propongono una miscellanea di oltre 40 opere di altrettanti autori, come si è detto attinta dalla collezione Cozzani e contraddistinta dalla novità espositiva, trattandosi di lavori inediti, mai usciti dai depositi dopo la donazione e l’ingresso nelle raccolte permanenti del CAMeC. L’excursus intende palesare l’ampiezza documentaria della raccolta e il gusto eclettico, onnivoro, enciclopedico e spesso pionieristico del suo artefice.
Giorgio Cozzani affianca all’autorevole professione medica (fu primario dermatologo presso l’ospedale della Spezia) la passione per l’arte, dedicandosi in particolare alla produzione contemporanea internazionale. Raccoglitore inesausto e girovago, visita regolarmente la Biennale di Venezia, Documenta a Kassel, ma anche le più importanti gallerie di Londra e Parigi. Alla sua curiosità e al suo fiuto si deve il comporsi di una collezione singolare, caratterizzata dall’assenza di evidenti passioni e vincolanti predilezioni, ma piuttosto sostenuta da un’aperta e lungimirante curiosità, dall’esigenza di aggiornamento costante e di registrazione puntuale.
Ne è sortita infine una congerie vastissima: oltre millecento opere, fra sculture, dipinti, grafica, fotografia ed esiti ‘altri’ delle arti visive del XX secolo. La mostra intende appunto ritrovare e dar voce a questo distintivo nomadismo nella ricerca e nella scelta, partendo da una tela ottocentesca di Niccolò Cannicci, apprezzato fiancheggiatore dei Macchiaioli, documentando l’interesse per autori indigeni di vaglia (un inconsueto scorcio urbano di Giuseppe Caselli, un giovanile e interessante cimento Novecentesco di Vincenzo Frunzo, un paesaggio di Augusto Magli, un saggio del raffinato Informale di Giancarlo Calcagno, una tela appartenente al ciclo delle Forme di Francesco Vaccarone, un lavoro estroflesso di Mauro Fabiani), per artisti italiani esponenti dei più diversi ambiti di ricerca (fra gli altri Sergio Dangelo, Mimmo Germanà, Bruno Mancinotti, Plinio Mesciulam, Silvio Pasotti, Piero Pizzi Cannella, Salvo, Emilio Scanavino, Claudio Verna) e quello per autori stranieri, alcuni dei quali arcinoti oltralpe ma raramente presenti in raccolte pubbliche italiane, qui documentati grazie all’acume e alla curiosità del collezionista (fra gli altri Eduardo Alcoy i Lázaro, George Condo, Frank Dale, Martin Disler, Joel Fisher, Cristina Iglesias, Joe Jones, Jean Messagier, Juan Munoz, Stephen Rosenthal, Edward Ruscha, Olivier Strebelle, Hervé Télémaque, Franz West).
In consonanza con la mostra ospitata al piano 2, la Project room accoglie una selezione di Inediti dalle nuove donazioni, opere acquisite grazie alla generosa elargizione di artisti, loro eredi e collezionisti, esposte per la prima volta dall’ingresso al CAMeC.
Questo l’elenco completo degli autori presenti in Clay vs Liston. Basquiat e gli inediti della collezione Cozzani:
Mario Abis, Eduardo Alcoy i Lázaro, Jean-Michel Basquiat, Pompeo Borra, Giancarlo Calcagno, Niccolò Cannicci, Carmelo Cappello, Giuseppe Caselli, George Condo, Frank Dale, Sergio Dangelo, Martin Disler, Enzo Esposito, Mauro Fabiani, Joel Fisher, Vincenzo Frunzo, Mimmo Germanà, Chin Hsiao, Cristina Iglesias, Joe Jones, Brahim Kodra, Marco Lodola, Augusto Magli, Bruno Mancinotti, Plinio Mesciulam, Jean Messagier, Juan Munoz, Salvatore Paladino, Silvio Pasotti, Piero Pizzi Cannella, Stephen Rosenthal, Mario Rossello, Edward Ruscha, Salvo, Emilio Scanavino, Giacomo Soffiantino, Jesús-Rafael Soto, Olivier Strebelle, Francesco Tabusso, Hervé Télémaque, Ampelio Tettamanti, Nino Tirinnanzi, Francesco Vaccarone, Claudio Verna, Franz West.
Questi gli autori esposti nella Project room:
Fernando Andolcetti, Pier Giulio Bonifacio, Giovanni Campus, Cosimo Cimino, Paolo De Nevi, Mauro Fabiani, Diego Gadir, Ruggero Maggi, Mauro Manfredi, Sauro Rollandi, Pino Saturno, Turi Simeti, Francesco Siani, Alberto Sordi, Luigi Tola, Giuliano Tomaino.
Mostra promossa da:
Comune della Spezia
Sindaco e Assessore alla cultura, Pierluigi Peracchini
E prodotta da:
CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea
Dirigente Servizi culturali, Massimiliano Curletto
A cura di:Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati con la collaborazione di Cristiana Maucci
Progetto grafico: Publisystem, La Spezia
Con il contributo di: Coop Liguria, Enel
Ufficio stampa Comune La Spezia: Luca Della Torre | Tel. +39 0187 727324 | ufficiostampa@comune.sp.it