Premio del Golfo

Risale al 1933 la nascita del Premio Nazionale di Pittura intitolato al “Golfo della Spezia”. L’ideazione e l’organizzazione della rassegna-concorso si devono a Filippo Tommaso Marinetti e Fillia. Una vivace adunata di numerosi artisti, futuristi di seconda generazione e non, anima quella memorabile estate e sigla l’interesse spezzino per l’arte contemporanea: ne sono preziosa testimonianza i mosaici realizzati nel '33 nel Palazzo delle Poste, a quattro mani, da Fillia e Prampolini, inedita rappresentazione delle Comunicazioni terrestri, marittime (Fillia), aeree, telegrafiche, telefoniche (Prampolini), così come l'Aeropoema del Golfo della Spezia, componimento parolibero concepito dalla funambolica immaginazione di Marinetti.
A questo precedente storico guarda la ripresa della manifestazione che con lo stesso titolo si articola dal 1949 al 1965 e viene ripristinata dal 2000 al 2006 con edizioni biennali.
Distintiva la formula del premio-acquisto, che consegna alla città circa 250 opere, nucleo originario della raccolta permanente ospitata dal CAMeC. Grazie all’autorevolissima veste critica, il Premio ha registrato e raccolto la complessa vicenda e i più significativi esiti della produzione italiana e, nel 2000, internazionale (fra gli altri nomi ricordiamo Accardi, Attardi, Birolli, Cassinari, Guttuso, Martin, Moreni, Morlotti, Pintaldi, Pizzinato, Prampolini, Reggiani, Santomaso, Scanavino, Sironi, Sughi, Turcato, Vedova, Vukoje, Zwackman).

Le collezioni permanenti sono esposte a rotazione.