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Mostre in corso

Mare Nostrum

Le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti nelle collezioni del CAMeC

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16 febbraio  / 17 settembre 2023

 

Dal 16 febbraio 2023 il CAMeC presenta una rinnovata selezione dalle raccolte permanenti, a cura di Eleonora Acerbi e Cristiana Maucci, dal titolo Mare Nostrum. Le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti nelle collezioni del CAMeC, che intende proporre, in specie ai numerosi visitatori che frequentano il territorio per turismo e coniugano la conoscenza dei luoghi con la digressione culturale, un florilegio delle rappresentazioni del paesaggio marino del Golfo della Spezia e delle Cinque Terre. La silloge compone numerosi testi visivi di diversa estrazione linguistica - fil rouge l'omaggio, il ricordo, la conoscenza del territorio spezzino.

Il percorso espositivo non segue un ordinamento cronologico, ma tematico, prendendo inizio dalla città della Spezia e dalla profonda insenatura sulla quale si affaccia, che, nel 1910, il drammaturgo Sem Benelli felicemente definì Golfo dei Poeti. Seguono diversi dipinti dedicati a Lerici, Portovenere, le Cinque Terre, accompagnati da opere grafiche, molto differenti nel linguaggio e nella invenzione esecutiva.

La mostra presenta un cospicuo novero di opere ‘storiche’, in quanto appartenenti alla raccolta che costituisce il fondo originario delle raccolte permanenti di arte contemporanea della Spezia. Questo si è formato a partire dall’immediato secondo dopoguerra, nel 1949, anno della prima delle tredici edizioni del Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia”, rassegna-concorso che, fino al 1965, ha chiamato a sé i più importanti interpreti della produzione pittorica italiana e ne ha collezionato oltre duecento lavori grazie alla lungimirante formula del premio-acquisto. Nei primi anni del Premio del Golfo il regolamento prevedeva l’ispirazione ‘marinara’, che ci ha consegnato, appunto, numerosissimi dipinti il cui soggetto è correlato al paesaggio del territorio spezzino, ancorché, in diversi casi, gli esiti formali siano sostenuti da un linguaggio di matrice astratta. Obiettivo del progetto espositivo è infatti accostare e confrontare opere che dialogano fra loro nell’affinità o distanza degli esiti formali, nel comune riferimento alla speciale bellezza di questa porzione della Liguria e del suo mare “verticale”, come efficacemente lo ha definito lo scrittore e giornalista Marco Ferrari.

Questi gli artisti in mostra: Aldo Angeli, Ercole Salvatore Aprigliano, Manlio Argenti, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Riccardo Chicco, Guido Chiti, Mario Ciucci, Giovanni Cosenza, Paolo De Nevi, Oscar Di Prata, Giorgio Forma, Giovanni Frangi, Renzo Grazzini, Giuseppe Gusinu, Carlo Montarsolo, Francesco Musante, Navarrino Navarrini, Gabriella Peggion Zolezzi, Giacomo Porzano, Angelo Prini, Gigi Quaglia, Maria Questa, Paolo Rangoni, Pino Saturno, Roberta Signani, Leonardo Spreafico, Giuliano Tomaino, Francesco Vaccarone, Bruno Zoni.

 

CREDITS E INFO

mostra promossa da
Comune della Spezia
Sindaco e Assessore alla cultura, Pierluigi Peracchini
Dirigente Servizi culturali, Rosanna Ghirri

e prodotta da
CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea

INFORMAZIONI e CONTATTI

titolo: Mare Nostrum. Le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti nelle collezioni del CAMeC

a cura di: Eleonora Acerbi e Cristiana Maucci

progetto grafico: Sarah Fontana

COMUNICAZIONE

Ufficio stampa Comune La Spezia: Luca Della Torre | Tel. +39 0187 727324 | ufficiostampa@comune.sp.it




 

 

SARENCO

La platea dell'Umanità

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31 marzo 2023/14 gennaio 2024

Sarenco al CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia nel nome della Poesia Totale. S’intitola “La Platea dell’Umanità” la grande mostra antologica curata da Giosuè Allegrini, che dal 31 marzo 2023 al 14 gennaio 2024 sarà allestita al primo piano del museo.
Promossa dal Comune della Spezia, prodotta dal CAMeC e dalla Fondazione Sarenco, l’esposizione antologica sarà inaugurata venerdì 31 marzo alle ore 18.00.
Fra i più significativi interpreti del secondo Novecento italiano ed internazionale, con presenze a Documenta 5 di Kassel e a varie edizioni della Biennale di Venezia, Sarenco è stato poeta visivo, performer, esploratore, regista, editore, fotografo e organizzatore di eventi culturali internazionali come la Biennale di Malindi, la cui terza e quarta edizione furono curate da Achille Bonito Oliva.
«Sarenco – scrive il curatore Giosuè Allegrini – è stato fra le figure più dotate, attive, imprevedibili ed esplosive della ricerca artistica contemporanea in Italia e non solo. Teoretico della Poesia Totale, l’idea creativa di Sarenco era quella di manifestare il fatto che ai poeti niente potesse essere precluso: la pittura, la scultura, la ceramica, la performance, i concerti, il teatro, il video e il cinema: da qui il concetto, appunto, di Poesia Totale. Ciò che desideriamo proporre, con questa mostra, è il “Sogno di Sarenco sull’Arte”; quella forma poetica anarchica e rivoluzionaria, al contempo pubblica, anticonformista e dissacrante, tramutato in realtà, ed attraverso di essa porre la luce dei riflettori sulla cultura italiana, europea e internazionale del secondo Novecento, in rapporto alla società dei consumi e della comunicazione e più in generale a tutti gli “ismi” condizionanti, a vario titolo, il mondo in cui viviamo».
Il percorso espositivo comprende circa 170 opere rappresentative di un percorso cinquantennale, a loro volta affiancate da immagini e documenti bibliografici e archivistici, rivelativi del particolare periodo storico vissuto (riviste di esoeditoria, manifesti, fotografie, locandine ecc), molti dei quali estremamente rari e alcuni anche inediti.
Un florilegio di opere, dai progetti visual-poetici del 1963, “Traditi”, “Grande Strage”, “Finalmente l’Avanguardia”, governati dalla potenza paroliberista futurista e dagli echi grafici di Mallarmè, transitando per le tele emulsionate, ironiche e rivoluzionarie, come “Il popolo è forte armato vincerà” o “Avanti o popolo alla riscossa”, in cui gli angeli oranti di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni di Padova, si trasformano in coristi del ritornello di Bandiera Rossa. Altro esempio è costituito dal ciclo di lavori in cui Sarenco ironizza sulle nature morte di Morandi, il pittore di Grizzana, sbeffeggiando la loro freschezza e originalità con giochi di parole quali “Più morta che natura”, “Mors tua natura mea”, “Morituri te naturant”. Seguono i collage e gli assemblage degli anni ‘70 e successivi, come “Poetical Licence” e i cicli “Tabù” e “Tempo”; quindi le grandi installazioni, come “I miei poeti”: quattro gigantesche sculture bianche raffiguranti Marinetti, Breton, Tsara e Apollinaire, rappresentative della levatura infinita della poesia, o gli “Autoritratti africani”, ironici e beffardi. Ecco poi comparire, il ciclo di opere legate ai ritratti delle “Poetesse” pellerossa di stirpe sioux, apache, comanche, navajo e in generale di tutti i popoli nativi dell’America, che rimandano al senso assoluto di libertà, di emancipazione da tutti i condizionamenti di ogni epoca e grado. Infine i cicli di opere “Il Poeta è nudo”, “Solo come un poeta” e “Andiamo a scuola” danno palese evidenza di quanto Sarenco abbia caparbiamente rifuggito l’omologazione, nel corso dell’intera esistenza, sempre pronto a testimoniare attraverso l’azione poetica, creatrice e rivoluzionaria, provocatoria e dissacrante, il senso profondo della vita.
L’esposizione sarà visitabile fino al 14 gennaio 2024, da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00, chiuso il lunedì, aperto il Lunedì di Pasqua e il 1° maggio, Natale e Capodanno. Ingresso intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50. Per informazioni: tel. +39 0187 727530, camec@comune.sp.it, http://camec.museilaspezia.it.
Nel corso della mostra, la Fondazione Sarenco pubblicherà un catalogo bilingue italiano / inglese a cura di Giosuè Allegrini con fotoriproduzioni a colori delle opere e dei documenti esposti e saggi critici di vari autori: Giosuè Allegrini, Achille Bonito Oliva, Bernard Heidsieck, Oriano Mabellini, Enrico Mascelloni, oltre all’ultima intervista di Sarenco, rilasciata a Claudia Capelli.
Sarenco, al secolo Isaia Mabellini (Vobarno, 1945 - Salò, 2017). Poeta visivo, performer, esploratore, regista, editore, fotografo, organizzatore: è stato fra le figure più dotate, attive, imprevedibili ed esplosive della ricerca artistica contemporanea in Italia e nel mondo. Frequenta il Liceo Classico “Arnaldo” di Brescia e studia Filosofia alla Statale di Milano. Nel 1961 inizia a scrivere le sue prime poesie lineari. A partire dal 1963 inizia ad occuparsi di ricerche poetico-visive stringendo i primi contatti con gli artisti del “Gruppo 70”, nel quale entrerà ufficialmente l’anno successivo. Il suo contributo al movimento si contraddistingue per il tono graffiante e caustico con cui elabora testi epigrammatici che associa ad immagini di provenienza varia dal mondo della comunicazione a quello dell’arte. Servendosi delle tecniche del collage, dell’assemblage o della tela emulsionata ottiene opere di forte impatto, che utilizza come strumento di lotta politica e culturale. Nel 1965 comincia la sua attività espositiva, avendo al suo attivo oltre 50 mostre personali e circa 1000 esposizioni collettive. Svolge un’intensa attività editoriale e organizzativa. Fonda riviste fra cui “Amodulo” nel 1968 e “Lotta poetica” nel 1971 e case editrici quali Edizioni Amodulo nel 1969, SAR.MIC nel 1972 e Factotum Art nel 1977. Fonda gruppi come il Gruppo Internazionale di Poesia Visiva (o Gruppo dei Nove) e i Logomotives. Dal 1982 Sarenco intraprende numerosi viaggi fra Asia e Africa, immettendo energie nuove nelle sue creazioni cariche di ironia. Da questo momento il continente africano diventa protagonista all’interno della sua produzione artistica. è stato organizzatore di quattro edizioni della Biennale Internazionale d’Arte di Malindi, in Kenya (2006-2008-2010-2012). Scrive il suo primo soggetto cinematografico nel 1968, che poi girerà nel 1984 con il titolo “Collage”. L’anno successivo viene invitato a presentare la pellicola al Festival del Cinema di Venezia. Seguiranno molti altri lungometraggi. Ha pubblicato oltre quaranta libri e realizzato quindici film. È stato regolarmente presente nelle più importanti rassegne d’arte internazionali, fra cui quattro edizioni della Biennale di Venezia (1972, 1986, 2001 – curatore Harald Szeemann, con Sala Personale – e 2011), Documenta Kassel (1972), la Biennale di Siviglia (2004, insieme a Cattelan), Stedelijk Museum di Amsterdam (1970), Centre Pompidou di Parigi (1989-1994), Museum of Modern Art di New York (1986), MART di Rovereto (2007-2013-2015), Museo del Novecento di Milano (2013). Nel 2018 alcune sue opere sono state esposte al CAMeC della Spezia nell’ambito della mostra “Poetry and Pottery. Un’inedita avventura fra ceramica e Poesia Visiva”, a cura di Giosuè Allegrini e Marzia Ratti.

 

CREDITS

Mostra promossa da
Comune della Spezia
Sindaco e Assessore alla cultura, Pierluigi Peracchini
Dirigente dei Servizi Culturali, Rosanna Ghirri

e prodotta da
CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea

in collaborazione con
Fondazione Sarenco
Presidente, Oriano Mabellini
Direttore, Daniela Mabellini

con il contributo di
Coop Liguria
Enel

a cura di
Giosuè Allegrini

direzione tecnico-scientifica
Eleonora Acerbi

ufficio prestiti
Cristiana Maucci

progetto grafico
Claudia Capelli

Ufficio stampa 
Comune della Spezia
Luca Della Torre | Tel. +39 0187 727324  ufficiostampa@comune.sp.it

CSArt Comunicazione per l'arte
Chiara Serri | Tel. +39 348 7025100
chiara.serri@csart.it 

 

 
 

 

 

 

BLU

Blu/Blue
Opere dalle collezioni del CAMeC


 

La mostra compone trentasette opere accomunate da un elemento consonante, la prevalenza del colore blu. Per il visitatore, l’invito ad affrontare un frastagliato percorso attraverso diversi ambiti di ricerca e nel contempo ad affidarsi alla percezione fisica e mentale, all’impatto visivo ed emozionale, al potere evocativo e simbolico di questo colore.

La prima sala accosta differenti rappresentazioni del paesaggio marino, nel quale comunemente lo sguardo e l’immaginario collettivo incontrano il blu del cielo e del mare.

La seconda sala accoglie dipinti dalla diversa opzione tematica, nei quali prevale l’emancipazione del colore, la libera definizione del tessuto cromatico al di là della sua valenza locale: è la voluta dominante blu che connota ogni soggetto.

La terza sala ne consegna ulteriori declinazioni, riconducibili ad intenzioni di ricerca anche molto lontane fra loro, dalla visione Surrealista di Magritte e Max Ernst, all’astrazione pura, all’esaltazione minimalista del colore che diventa immagine mentale.

La mostra presenta infine il film Blue di Derek Jarman, realizzato dal regista britannico poco prima della morte, mentre lo aggrediva la perdita della vista. Si tratta di una sorta di testamento spirituale che si affida ad un solo sempre identico fotogramma blu ed ad racconto a più voci. Mentre l’autore disegna con la voce questo estremo segmento della sua vita, sceglie che il fondo sia l’IKB, l’International Klein Blue, inventato appunto dall’artista Yves Klein, che nel 1957 lo brevetta e da allora ne fa lo stilema esclusivo della sua ricerca.

Blu egiziano, indaco, blu Maya, blu oltremare, blu cobalto, blu di Prussia, blu ceruleo, blu Klein, YInMn blu: la storia del pigmento blu prende inizio nell’Egitto del III millennio a.C. grazie all’estrazione dal prezioso lapislazzulo ed attraversa secoli e civiltà, incontrando un impiego distintivo nella storia dell’arte occidentale (è imprescindibile attributo della Vergine Maria, ammantata di blu, così come dell’abbigliamento nella ritrattistica dedicata alla aristocrazia), nella letteratura (è blu la giacca dell’idealista Giovane Werther, è blu l’abito della tormentata Madame Bovary), nella cultura materiale (si pensi al blue jeans, dalle origini remote, pervasivo oggi, ma anche alle divise militari prussiane e napoleoniche).

Sono note le numerose indagini dedicate alla psicologia dei colori, alla loro valenza simbolica ed evocativa, alla loro accertata azione sulla sfera delle emozioni. La scelta del blu e il suo utilizzo molto diffuso nella produzione e nella comunicazione sono riconducibili appunto agli effetti che la sperimentazione ha documentato: questo colore è associato alla calma e alla tranquillità e induce alla meditazione, all’armonia e pertanto alla produttività. Poiché il blu è comunemente associato all’equilibrio e alla stabilità, è stato scelto quale colore delle bandiere delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea.

Autori in mostra:
Hans Jean Arp, Pietro Bellani, Pier Giulio Bonifacio, Luciano Botto, Felice Casorati, Angiola Cassanello, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Jan Dibbets, Max Ernst, Dan Flavin, Fernando Farulli, Omar Galliani, Remo Lorenzetti, René Magritte, Katia Martelloni, Derek Jarman, Francesco Martera, Francesco Menzio, Giancarlo Manganaro, Pablo Echaurren Matta, Robert Motherwell, Enrico Paulucci, Nicola Perucca, Concetto Pozzati, Bruno Pulga, Filippo Sartorio, Aligi Sassu, Pino Saturno, Jesús-Rafael Soto, Ettore Sottsass jr, Francesco Vaccarone, Claudio Verna, Enzo Vespignani.

 

INFORMAZIONI e CONTATTI

mostra promossa da:

Comune della Spezia

Sindaco e Assessore alla cultura, Pierluigi Peracchini

Dirigente Servizi culturali, Rosanna Ghirri

e prodotta da:

CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea
a cura di: Eleonora Acerbi, con la collaborazione di Cristiana Maucci
progetto grafico: Sarah Fontana

con il supporto di:

Coop Liguria
COMUNICAZIONE

Ufficio stampa Comune La Spezia: Luca Della Torre | Tel. +39 0187 727324 | ufficiostampa@comune.sp.it



 
 

 

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8 agosto 2023 / 14 gennaio 2024

 

Stanza del Colore

La Stanza del Colore, ideata e curata da Cristiana Maucci, con la collaborazione di Eleonora Acerbi, intende offrire agli utenti dell’attività didattico-laboratoriale - ed ai visitatori tutti - l’incontro con un florilegio dalle raccolte del CAMeC: 23 opere di importantissimi autori italiani ed internazionali, cui è affidato il compito di rappresentare l’universo cromatico, complici l’accostamento e il contrasto con i diversi colori delle pareti della sala. Dal monocromatico bianco, su fondo nero, il ‘viaggio’ nel colore attraversa un crescendo e termina nell’arcobaleno, che diversi artisti hanno eletto a protagonista di loro opere. Questi gli autori presenti: Arman, Max Bill, Peter Blake, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enzo Cacciola, Alexander Calder, Enrico Castellani, Philip Corner, Toni Costa, Lucio Del Pezzo, Jim Dine, Lucio Fontana, Allen Jones, Roy Lichtenstein, Henri Matisse, Carmengloria Morales, Peter Phillips, Turi Simeti, Francisco Sobrino, Jacques Toussaint, Victor Vasarely.



 
 

 

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9 febbraio 2022 / 17 settembre 2023